Da qualche parte è stato scritto: “generalmente il cantautore utilizza melodie semplici che acquistano particolare valore in virtù della qualità dei testi utilizzati, che non sono poesie, bensì, tecnicamente, altra cosa in quanto creati insieme alla musica in una sorta di simbiosi. ...
Da qualche parte è stato scritto: “generalmente il cantautore utilizza melodie semplici che acquistano particolare valore in virtù della qualità dei testi utilizzati, che non sono poesie, bensì, tecnicamente, altra cosa in quanto creati insieme alla musica in una sorta di simbiosi.â€
Da ciò, in questo caso, si evince che i versi sono de “L’Insolitoâ€, la musica del “Clanâ€.
Se il bianco fosse bianco come la neve o il verde fosse verde come l’erba questo preambolo non sarebbe servito, ma purtroppo e per fortuna tutto già esiste in natura, così come esistono i cantautori, quindi, esiste un Insolito Clan che si affaccia e irrompe nella scena della musica d’autore nostrana con il suo cantautorato surreal contestatario.
Con la sua seconda prova discografica “Non vi stimo piùâ€, in uscita con Altipiani L’insolito Clan da vita al teatrino drammaticamente surreale in cui tutti quanti ci ritroviamo nella parte di protagonisti e comparse a tempo pieno. Ironico, provocatorio, dissacrante, non sense, il disco fotografa spaccati di società , abitudini, usi, costumi e quant’altro passi sotto la lente di ingrandimento del Clan unendo il tutto ad una musicalità che non trova riscontro nei generi preconfezionati, ma spazia da una parte all’altra creando quasi una forma canzone personale e irriverente.
C'è chi, nel caso di Fofò, al secolo Fortunato Stramandinoli, ha parlato di cantautorato surreal contestatario. Senz'altro ci va del coraggio. Quel che colpisce subito è la confidenza che si instaura al primo ascolto. Un'immediatezza che sa dei migliori pezzi di Gaetano, con quel cantato che fa un po' il verso al primo Bennato. (La Stampa)
Erano anni che non si ascoltava dai cantautori italiani un brano potente come ´Un altro tono´ ed è bello che una ventata di aria fresca provenga da un gruppo giovane, parenti stretti del ´Parto delle Nuvole Pesanti´ che si concedono un teatrino musicale brechtiano vagheggiando sarcastici tra atmosfere etnico folk e suggestioni da brass band.
´Non vi stimo più´ è una parentesi intelligente aperta all´interno dello scenario del cantautorato italiano moderno e ha il pregio di essere non convenzionale ma, al tempo stesso, godibile ed efficace. (Mescalina)
il loro voluto surrealismo che quasi “rumoreggiando silenziosamente†disegna i tratti di una società con i suoi spaccati sociali, che spesso richiederebbero rabbia e lacrime ma che con il Clan strappano un sorriso ad ogni nota quasi a voler sottolineare e dire a chi dovrebbe risolvere i problemi di questo nostro mondo, come i nostri delegati politici: “Non vi stimo piùâ€.(L’isola che non c’era)