Buongiorno a tutti i nostri Followers! Che fate? (cit.) Oggi in buona parte d'Italia piove, quindi abbiamo un validissimo motivo per stare in casa e leggere l'intervista che Fattorie Musicali ha preparato per noi :-). Questo Sabato abbiamo voluto conoscere più da vicino Pietro Sorano, artista a molti di voi già noto. I frequentatori più assidui della nostra piattaforma hanno avuto modo di conoscere l'artista, in quanto si è candidato per partecipare a numerose iniziative promosse.
Come di consueto, a voi la linea!
Sante Alagia
1)Pietro Sorano! Presentati agli amici di Radiostar che non ti conoscono ancora Sono un Cantautore, scrivo testi e musiche da quando avevo 13 anni.
2)Parlaci del tuo percorso artistico fino ad ora, alti e bassi compresi. Ricordo ancora l’emozione del primo brano composto. Da allora è passato tanto tempo. Ho collaborato con tantissimi musicisti e partecipato ad altrettanti progetti molto diversi tra loro. Il mio percorso artistico è il risultato di anni di passione e sacrifici, di esperienze di vita e artistiche molto importanti. Alti e bassi sono ovviamente all’ordine del giorno e ognuno li vive a modo suo. Certo un Artista che si affaccia per la prima volta al mercato discografico italiano, non conoscendolo, si aspetta un riscontro di qualche tipo, o crede nella possibilità di vedere riconosciuto prima o poi il proprio talento. I miei “alti” sono tutti i riscontri ottenuti da chi ama ciò che scrivo. I miei “alti” sono le emozioni che riesco a trasmettere. Se intendiamo per “bassi” le varie porte in faccia, credo che si possa guardare anche l’altra “faccia” della porta, ovvero quella che ti regala una nuova esperienza e un motivo in più per migliorarti. Per cui oggi, forse perché ho 33 anni e comunque una stabilità lavorativa che poco ha a che fare con la musica, non vedo nel mio percorso “bassi” perché sono cresciuto tanto e continuo a migliorarmi. Sono stato semifinalista nazionale per tre volte al Festival di Castrocaro Terme: nel 1997, nel 2003 e nel 2004. Due volte i miei brani sono stati trasmessi da Radio 1 Rai, in particolare i brani “Londra” e “L’ultima stella che c’è”. Ho collaborato con artisti del calibro di Massimo Luca (chitarrista di Lucio Battisti, Mina, e metà cantautorato degli anni ’70, nonché produttore e coautore di Gianluca Grignani, Biagio Antonacci, Fabrizio Moro, ecc..), Celeste Frigo (fonico di Mina, Ligabue, Vasco Rossi, ecc...), Christian Sementina (chitarrista di Ivan Graziani), Gianni Prudente (fonico e musicista che ha collaborato con Battisti, Mina e tantissimi artisti importanti). Ad oggi mi avvalgo di musicisti eccezionali come Pasquale Palena (chitarrista a mio avviso geniale e che segue la produzione artistica degli ultimi brani composti), Paolo Pizzi (bassista e fonico di grande professionalità e creatività) e Danil Morini (batterista dal talento straordinario riconosciuto anche da Amy Stewart che l’ha voluto con se durante l’ultima tournè). Ho conosciuto e continuo a conoscere persone splendide come voi di Radio Star, ho investito nella mia musica anche economicamente per quello che potevo e che posso. Ho imparato tantissimo dalla mia esperienza. Per cui cerco di cogliere dalle esperienze negative un motivo in più per crescere artisticamente e umanamente. Perché la musica non può avere dei “bassi”.
3)Qual è il genere che più ti rappresenta?. In Italia è stato facile affermarti con la tua musica? Sono cresciuto con la buona musica italiana: Lucio Battisti, Mina, Fabrizio de Andrè, Francesco de Gregori, Giorgio Gaber, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti, ma fonte di ispirazione inesauribile per me sono anche artisti come David Bowie, Beatles, Led Zeppelin, Pink Floyd e tantissimi altri. Per rispondere all’altra domanda, non credo di essere un artista affermato. Per cui no, non è facile farsi conoscere e iniziative come la vostra certamente aiutano la musica emergente.
4)Ti piace sperimentare per ottenere nuove sonorità? Fortunatamente ho avuto la necessità durante il mio percorso artistico, di provare diversi generi musicali e ciò mi ha permesso di creare nuove sonorità e di sperimentare. Comunque si, adoro sperimentare. Ad esempio nel mio primo album giunto ormai a termine, convivono brani come “Ma ci sei tu” e “Il seme della follia” che non c’entrano nulla uno con l’altro. Uno è espressione tipica della tradizione italiana, l’altro è follia pura e Rock più inglese. Ma anche altri brani come “Mantra Felice” cercano di superare gli schemi tradizionali. In tutto questo cerco di mantenere un minimo filo conduttore e vi assicuro che non è affatto semplice. Non amo molto l’idea dell’album monotematico e con stile unico. Diventa poco rappresentativo per quanto mi riguarda.
5)Ti emoziona di più il calore del pubblico o l' esecuzione magistrale di uno dei vostri brani? Perché? Posso tranquillamente dire che non mi frega assolutamente nulla dell’esecuzione magistrale di un brano. Si, meglio se suonato e cantato bene e fino ad oggi posso lamentarmi poco, ma ciò che conta è il pubblico. Il calore di chi ti ascolta e si emoziona. E’ la cosa più importante. Potrei eseguire magistralmente mille brani, ma se non trasmettessi nulla questo mi restituirebbe la stessa emozione : il nulla. Mi rendo conto di essere un bel po’ antiaccademico sotto questo punto di vista.
6)Quali progetti hai in mente per il futuro? La cosa più importante per adesso è terminare l’album. Manca poco e credo che la pubblicazione ufficiale possa avvenire già in Febbraio o al massimo in Primavera. Progetti? Non ne faccio più. Anche perché da qualche anno vivo l’arte e la musica per quello che è : emozioni, e cerco di viverle e di regalarne. Vorrà dire che se il futuro non sarà come cantautore, sarà come autore? Produttore artistico? Fonico? E chi lo sa! Se penso a un futuro con la musica, quello c’è già. E’ lei che ha scelto me, non io.
7)RadiostarTV, che cos è per te? Perché ti sei iscritto? RadioStar è una splendida iniziativa. Credo di averlo già accennato in un’altra occasione. E’ una di quelle poche luci che in Italia donano visibilità alla musica emergente. Per cui non c’è nemmeno bisogno di motivare un’adesione a RadioStar! (Il compenso per questa pubblicità potete inviarlo sempre via bonifico, stesso IBAN ).
8)Parlaci dell' esperienza di promozione dei tuoi brani meglio riuscita. In realtà non mi sono mai impegnato a promuovere i miei brani. E’ la verità. Probabilmente oggi avrei ottenuto dei risultati migliori, ma credo che madre YouTube sia abbastanza democratica. Ecco, probabilmente candidarmi a Sanremo in questi ultimi due anni ha dato un’ottima visibilità ai miei brani. Spero si possa partecipare anche quest’anno online, così facciamo che “non c’è due senza tre”. Tanto si sa, a Sanremo non ci si entra, ma la possibilità concessa ai giovani artisti di apparire tra le pagine del sito istituzionale è stata molto importante.
9)Un sapore, un suono e una fragranza che descrivano la tua musica. C’è un sapore, un suono e una fragranza per ogni stagione per cui adesso è così : Sapore di caldarroste, il suono della pioggia e il profumo del legno bruciato nei camini…
10)Convinci gli amici di Radiostar a visitare la tua pagina e ascoltare i tuoi brani. Uhm, non l’ho mai fatto e onestamente non mi va. Posso solo sperare che qualcuno abbia colto dalle mie parole un’autenticità che possa incuriosirlo e trascinarlo sulla mia paginetta e tra le mie creazioni. Buona musica a tutti!
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