Napoletana di nascita e internazionale per vocazione, questa frase risuona come un lietmotiv in tutte le biografie e recensioni che l’artista è riuscita ad ottenere. Ascoltando la sua musica riusciamo a rintracciare sonorità appartenenti al genere pop-swing, unite ad interpretazioni evocative e sensuali, che rendono i suoi prodotti unici ed originali. L’asserzione scritta in principio è quindi confermata, siamo di fronte ad una cantante che unisce una vocazione internazionale, donatale dal genere di riferimento, all’ecclettismo e sensualità partenopea. Lei è Unaderosa!  1) Unaderosa, il tuo percorso artistico in tre aggettivi!
*Impetuoso, coraggioso, eclettico.
2) Perché hai scelto questo nome?
*Ho scelto il nome Unaderosa perché da sempre in famiglia mi dicono che ho tutte le sfumature del carattere della mia famiglia paterna; mi ripetono sin da piccola :”sei proprio una de rosa!”.
3) La tua musica può essere catalogata all'interno del genere pop swing. Quali sono i tuoi riferimenti artistici e modelli di riferimento?
*Quando compongo non ho alcun riferimento perché sono alquanto impulsiva, ma sicuramente nella mia musica si avvertono molte influenze; mi è sempre piaciuto ascoltare tutto, dalle Orme a Renato Zero.
Essendo piuttosto lunatica poi, mi è capitato di scegliere la musica rispetto al mio umore.
Ho iniziato cantando cover di tutti i generi, c’è stato un periodo in cui mi nutrivo solo di Carmen Consoli!
Adoro Sade, Skin, Dolores O’ Riordan; di solito m’innamoro delle voci autentiche e senza dubbio m’innervosiscono i virtuosismi estremi, anche se ne intuisco la qualità e la tecnica.
4) Eklettika, il tuo album d'esordio. Dal nome possiamo dedurne una sapiente e ben articolata commistione di sonorità, che permetteranno a tutti di renderne godibile l'ascolto, e di comprenderne – a diversi gradi di profondità - le molteplici sfaccettature. Che cosa caratterizza principalmente il tuo sound?
*Sicuramente fra i diversi generi che ho ascoltato, ho preferito avvicinarmi ad un sound che negli anni 80 ha caratterizzato molti artisti italiani tra cui la Rettore. Il mio produttore, Antonio Deodati, ha dato al disco un sound internazionale che suona come Madonna e Kylie Minogue, ispirato dalla mia vocalità caratterizzata da un timbro caldo che spesso mi porta verso interpretazioni alquanto sensuali, unite a suoni più attuali ispirati alla dance e al pop internazionale.
5) Cosa vuoi comunicare attraverso i testi e la musica dei tuoi brani?
*Attraverso i miei testi spesso mi racconto, anche se in modo implicito, a volte ironico.
Ho una personalità piuttosto complicata, ma nelle canzoni cerco di usare un linguaggio semplice, parole comuni, contenuti in cui credo possano riflettersi in tanti.
Ci sono testi che stanno nella mia testa da sempre e che aspettano solo l’accordo giusto per venir fuori, altri che invece, non avrei mai immaginato di poter scrivere e che poi diventano i più sinceri.
6) La parola chiave che permette di identificare il tuo album.
*Mediatico!
Sante Alagia
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