Liberamente ispirato al Giardino dei Tarocchi di Niki De Saint Phalle, il secondo album dell'ensemble spazia tra Medioriente, ethno-jazz e progressive. La musica del Mediterraneo incontra gli Arcani Maggiori in un'opera visionaria e avvolgente, pubblicata anche in doppio vinile  L'antica sapienza dei Tarocchi, arte ed esoterismo, gioco e simboli, musica e magia. The Tarot Album, il nuovo disco dell'Elias Nardi Quartet, nasce al crocevia di diverse anime e raccoglie il patrimonio di stimoli e segnali che i Tarocchi sprigionano. Liberamente ispirato al Giardino dei Tarocchi dell'artista franco-americana Niki De Saint Phalle, il secondo album del quartetto è un affascinante viaggio tra gli Arcani Maggiori: un itinerario mistico che si muove tra cultura mediorientale, jazz di frontiera e musica occidentale, tra la suggestione di strumenti come l'oud e le possibilità offerte da basso elettrico, tastiere e drumkit moderni.
Alla matrice "etnica", e in funzione di un'interpretazione libera e visionaria dei 22 Arcani Maggiori (o Trionfi), il Quartetto ha aggiunto svariate componenti figlie dell'esperienza e della sensibilità dei singoli membri. The Tarot Album è dunque una sorta di sofisticata "opera aperta" nella quale all'ethno-jazz si affiancano reminiscenze minimaliste, atmosfere psichedeliche e new age, mini-suite care all'estetica progressive: un concept-album che attraversa la simbologia dei Tarocchi e trova il suo punto di forza nel superamento degli intenti descrittivi e nel singolare equilibrio"east-west".
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