Ecco a voi la seconda parte a Psilker, con tutte le news sul nuovo album.  4) Synthetico parte da un racconto scritto da Costanza Ghiotti. La storia narra le vicende di un personaggio che, disperso su un pianeta sconosciuto, inizia un percorso introspettivo che mette in crisi le sue convinzioni. Le 7 tracce raccontano i momenti particolari della sua vicenda. Quanto di autobiografico c'è in questa narrazione?
Anche se può sembrare strano, il breve racconto è stato scritto una volta terminato il disco, perché volevo completare così questo concept album. Avevo già ben chiare le vicende narrate nel racconto quando nel 2009 ho cominciato a scrivere i 7 brani contenuti nel disco.
In “Synthetico”, così come nei miei album precedenti: “Genial (2011)” e “Logic (2008)” c’è molto di autobiografico perché la musica è la forma di espressione con la quale mi sento più libero di raccontare le mie emozioni, parlare di quello che sento e di quello in cui credo.
Di autobiografico in “Synthetico” c’è l’esigenza di amore e di amare, il voler vivere la vita nella maniera più profonda possibile, l’aver paura di perdere del tempo prezioso, l’ottimismo.
5) Le vicende raccontate nell'abum fanno parte di un arco narrativo molto ampio. Raccontalo agli amici di Radiostar.
Il 7 brani di “Synthetico” seguono in maniera cronologica il racconto.
“Far away” è il brano di apertura. Mi ritrovo improvvisamente su un pianeta sconosciuto ed ho paura. Mi rendo conto di come fino a quel momento abbia perso del tempo preoccupandomi di banali questioni quotidiane.
“No trace of heart” è la descrizione del pianeta, in tutto il suo grigiore, la sua freddezza, i suoi silenzi.
“There was love” è il brano che racconta del mio incontro con un essere sconosciuto. Anche se non parla la mia lingua, riesce a farmi capire che vorrebbe che aiutassi gli abitanti del pianeta a ritrovare le emozioni perse nel tempo.
“Time rewards” parla dell’istante in cui realizzo che con la musica potrei dare il mio contributo e far provare emozioni agli abitanti di Synthetico. Per farlo chiedo loro di improvvisare suoni con quello che hanno a disposizione: pietre, sabbia, lastre di ferro o altro in grado di produrre suoni. Gli stessi in poco diventano per magia musica. Una musica che emoziona.
“I’m surprised” è lo stupore che provo nello scoprire che dopo aver cercato per anni, cambiando città e paesi, è su un altro pianeta che ho trovato l’altra mia metà. Forse perché sono anche io “su un altro pianeta” ance quando sono sul mio…
“Leaving” è il brano che descrive il mio viaggio di ritorno. In tasca non porto solo ricordi, ma la consapevolezza di non poter vedere più la mia vita nello stesso modo.
“Synthetico” è un brano strumentale dedicato al pianeta.
6) Hai progetti in mente per il prossimo futuro?
Le mie idee fortunatamente non stanno mai ferme, non mi lasciano in pace nemmeno mentre dormo. Anzi, direi proprio che è di notte che amano di più farmi visita.
A Settembre, chiusa la parentesi che definirei “più sperimentale”, sarà pubblicato il mio nuovo disco POP, anticipato a maggio da un singolo dal sapore estivo…
I miei amici e la redazione di Radiostar saranno, come di consueto, fra i primi a sapere tutti i dettagli!
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