A distanza di tre anni dal clamoroso successo mondiale di My Christmas, Andrea Bocelli ritorna con un nuovo album contenente un repertorio di capolavori intramontabili.  Un omaggio straordinario al sentimento, e che il tenore toscano riassume così: Passione è amore ad alta temperatura. La parola che intitola l’album porta con sé, frugando tra le pieghe semantiche del termine, il significato di rovente slancio amoroso, dolce tormento sensuale, potente trasporto sentimentale. Seppure conscio che, per abbracciare in musica tutta la gamma di sfumature che un vero amore può contenere, non basterebbe probabilmente l’intera produzione melodica esistente al mondo, devo ammettere che nell’album abbiamo voluto coprire uno spettro di tonalità, il più ampio possibile, di quel misterioso e meraviglioso caleidoscopio che sovrintende il concetto dell’amore, somma di cuore, spirito e sensi.
Diciotto brani interpretati in ben sei lingue diverse: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e anche napoletano, ricco di collaborazioni internazionali , da David Foster, a Jennifer Lopez, Nelly Furtado ed Edith Piaf, per la speciale interpretazione dell' intramontabile La vie en rose , grazie all’intervento di Foster, che ha saputo rendere musicalmente e acusticamente omogenea la voce di Bocelli con quella di una cantante scomparsa esattamente mezzo secolo fa.
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