Artista poliedrico e dalle mille anime, intraprende il suo percorso artistico presentandosi come Roberto Colonna, il suo nome di battesimo. La voglia di dare una svolta alla sua carriera, cantando brani in inglese, lo spinge a cercare un nome d'arte. Il suo genere musicale è una continua sperimentazione di forme e stili non riconducibili ad una singola categoria; si passa dal Pop al Pop/rock per sfociare nella Dance, genere all'interno del quale Robb Cole sembra aver trovato la sua vera essenza. Le numerose collaborazioni con musicisti di caratura internazionale hanno permesso all'artista di definire meglio la sua identità sonora.  1) Cantante, cantautore, ballerino e designer. Tre aggettivi per descrivere le molteplici anime di Robb Cole.
Intenzionale, Impaziente, creativo.
2) Perché hai scelto questo nome?
Il primo album che avevo inciso era sotto il mio nome di battesimo: Roberto Colonna. Mi era venuta voglia intraprendere un nuovo percorso artistico cantando in inglese; quindi, con il mio produttore di allora e il mio socio ci siamo messi a studiare un nome d’arte. E’ uscito fuori Robb Cole. Robb=Roberto, Cole=Colonna
3) La tua carriera è molto lunga e ricca di successi. Partita in Svizzera per sbarcare nel bel paese, conta numerosi featuring e duetti con artisti molto famosi. Quanto e come queste esperienze hanno contribuito a definire la tua identità artistica?
La mia carriera è iniziata in Svizzera, perché sono nato e cresciuto lì. Mi sono accorto però che mi attirava sempre di più il mio paese originario che è l’Italia. I miei genitori sono emigrati tantissimi anni fa dalla Calabria, dove trascorro una volta l’anno un paio di giorni.
Ho avuto tante soddisfazioni e la fortuna di poter lavorare con artisti di fama. Sono state delle bellissime esperienze che hanno contribuito a darmi una conferma, mi hanno spinto a non mollare, anche se il percorso ogni tanto e un po’ difficile. La mia identità artistica l’avevo già trovata tanti anni fa, le collaborazioni mi hanno arricchito di altri impulsi che prima forse non riuscivo a mettere a fuoco, aiutandomi a crescere artisticamente.
4) In quale genere musicale ritieni di includerti?
La mia musica parte dal pop lento, come quello del brano Perduto amore, e passa al Pop/Rock, quello del mio primo album, Indescrivibile, inciso nel 2007. Successivamente ho sviluppato la mia anima Dance, con brani come Dancing On The Beach, Whichever Way That You Go o le canzoni del mio ultimo album, Domani e’un altro giorno.
Ho collaborato anche con vari DJ in Svizzera e Inghilterra, e posso dire che la musica nella quale mi ritrovo oggi è la dance, la quale rientrerà anche nel mio prossimo progetto.
5)Domani è un'altro giorno è il tuo ultimo album. Una produzione che coinvolge otto produttori internazionali e abbraccia numerosi temi sociali, in un urlo di protesta contro la 'discriminazione' di qualsiasi tipo, in particolare l’omofobia.
Anni fa ero a Zurigo con degli amici, una coppia gay, Christian & Sven. Alcuni ragazzi cominciarono ad insultare i miei amici che si tenevano per mano, con delle parole che non voglio ripetere. Ci siamo fermati e ho provato a parlarci un attimo, uno di loro mi ha colpito con un pugno e siamo arrivati alla rissa.
Così ho deciso di scrivere Domani è un altro giorno, urlo di protesta contro una discriminazione precisa che non dovrebbe più esistere ai nostri tempi. Un modo per impegnarmi affinché le cose migliorino.
La canzone da il titolo all’album, che dietro la patina della musica leggera racconta importanti temi sociali, come in World We Love in duetto con Marie Claire D’Ubaldo, narrazione sulla nostra natura di esseri umani.
Sante Alagia
|
