L'Alveare è il titolo del nuovo album del trio veronese che uscirà ad aprile .  L’Alveare , meno istintivo e più pensato del precedente, è un album che segna l’evoluzione di un rock ricco di distorsione e melodia, focalizzando l’attenzione sull’essere umano nella sua totalità, con le sue emozioni e la sua storia.
Messaggi e temi molto forti ne impregnano il tessuto: il male, la guerra, il razzismo, la disillusione e la riflessione sul dolore e sul potere costruttivo dell’amore.
“Il lavoro delle api, il ronzio di quel caos creativo che costruisce cunicoli esagonali e armonie perfette, definisce sia il grande lavoro in studio che sta dietro all’album, sia l’insieme di emozioni umane che attraverso la musica e le parole, comunicano la speranza di migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda.”
La proposta è raffinata, complicata e omaggia con i titoli delle nove tracce, gli autori della letteratura italiana. Ogni brano nell'intenzione musicale porta un titolo importante in una sorta di sequenza temporale in cui si inanellano perle di musica e parole.
Molto più che nell’album precedente, la musica di questa seconda opera, è musica che mette l’uomo al centro e si discosta dal primo per la maggiore ricercatezza. Feroce e drammatica procede inesorabile con citazioni classiche: vedi il tema del Lawrence d’Arabia, il quintetto di Schumann, Prokofiev, dal balletto Romeo e Giulietta e una delle arie d’opera più belle, “Lascia ch’io pianga“, dal “Rinaldo” di Haendel.
L’Alveare registrato al "The Basement" Studio di Federico Pelle con la collaborazione speciale di "Dave" (Davide Venco) sound engineer londinese degli Abbey road, Strongroom e Britannia Row Studios, che ha collaborato con numerosi artisti internazionali (Anna Calvi, i Klaxons, Killing Joke, The Charlatans). Insieme a Dave, dalle riprese ai mix, l'assistenza di Edoardo Piccolo e il mastering di Federico Pelle.
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