1) Interiora, il vostro percorso artistico in tre aggettivi.
* Impetuoso, sperimentale, istintivo.  2) Perché avete scelto questo nome?* E' senza dubbio un nome che a primo acchito potrebbe risultare in un certo senso violento, ma basta un primo ascolto dei nostri brani per comprendere come la nostra musica parli delle “interiora” dell'anima. Ognuno di noi ha dentro di sé il bianco e il nero, il dolce e l'amaro questa è per me prerogativa dell'essere umano, un profondo e inevitabile dualismo con cui ci piace giocare creando contrasti nelle immagini, testi e musica. 3) Un progetto post-rock. Quali e quanti sono i vostri riferimenti artistici? Esiste qualche artista in particolare che può configurarsi come la principale fonte d'ispirazione? * Siamo sempre alla ricerca di nuove fonti di ispirazione senza soffermarci troppo su un genere o su un determinato sound, in quanto a nostro avviso rischierebbe di limitare enormemente la nostra creatività. Se però ci chiedi dei nomi posso citarti gli Anathema, Callisto, Sigur Ros, Laura, Ludovico Einaudi, Franco Battiato, Cristina Donà. Come vedi sono contrastanti anche loro J. 4) Tra gli alberi e gli dei, il vostro primo EP. A vostro avviso rispecchia con continuità il vostro progetto, in un chiaro rimando alla natura e alla simbologia che la caratterizza. Quali sono le immagini più suggestive che secondo voi riescono a descrivere meglio questo album? * Probabilmente sono le macchie multiforme coloratissime proiettate sulle palpebre degli occhi chiusi appena stropicciati, sono immagini personali e di libera interpretazione, così come chi ascolta “Tra gli Alberi e gli Dei” può dare il suo personale significato alla nostra musica o ad una nostra frase in quanto è per noi un Ep che racchiude tutte le forme, tutti i concetti e tutte le figure. 5) Un sapore, un suono e una fragranza che descrivano Tra gli alberi e gli Dei. * Come sapore direi quello dei cristalli di zucchero che si formano nel miele quando viene lasciato riposare, una sensazione dolce, ma forte allo stesso tempo. Il suono è sicuramente quello di un fiume in lontananza, solo nel momento in cui ti avvicini capisci quanto sia intenso e in che modo riesca a sconvolgerti con la sua forza. Infine una fragranza che descrive il nostro Ep è quella della resina che si può sentire passeggiando in un bosco in pieno autunno. 6) Quali progetti avete per il futuro? * Il nostro progetto prioritario è quello relativo alla realizzazione del nostro primo Album che dovremmo presentare la prossima estate, ma quelli più imminenti riguardano i numerosi festival ai quali parteciperemo con il nostro videoclip “Ioana” prodotto da Believe, saremo presenti al Val Susa Filmfest il 19 Aprile. Contestualmente continueremo a proporre il nostro progetto musicale attraverso vari live anche in set acustico e la nostra speranza è quella di riuscire a farlo in giro per l'Italia il prima possibile.
Sante Alagia
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