E' il “crooner italiano” più conosciuto e stimato in Italia e all’estero. Apprezzato da stampa, critica e pubblico può vantare illustri estimatori che vanno da Fiorello, che l’ha più volte ospitato alla sua “Edicola Fiore”, Renzo Arbore, Red Ronnie, Jovanotti, Maurizio Costanzo, Platinette fino a Michael Bublé. Fra le numerose partecipazioni televisive (Rai, Mediaset, Sky…) e radiofoniche nazionali ed internazionali da segnalare la Radio Televisione Svizzera che lo ha voluto per un esclusivo concerto dal vivo su Rete Uno. Negli anni ha lavorato, fra gli altri, con jazzisti quali Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Basso, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Massimo Moriconi e Stefano Bagnoli.
Ha al suo attivo 4 dischi ed ha venduto più di 35mila copie in Italia, USA, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Spagna e Giappone.
E’ stato segnalato fra i dieci migliori cantanti jazz italiani nel referendum dei lettori della rivista “JazzIt” degli ultimi 4 anni. Per ben tre volte ha toccato i vertici della Top 10 dei dischi jazz più venduti su iTunes, ed il suo album “Live In Studio” è rimasto per cinque anni fra i 100 dischi più venduti dal digital store della Apple. Negli anni, nella sua veste di giornalista, ha avuto la fortuna di potersi confrontare con star internazionali del calibro di Tony Bennett, Freddy Cole, Jamie Cullum, Peter Cincotti, Clark Terry, Hank Jones e Diana Krall.
Sul palco del Blue Note ha registrato ben 11 SOLD OUT. Pur rimanendo sulla scia dei grandi crooner come Frank Sinatra e Dean Martin, Matteo Brancaleoni ha ormai un suo repertorio ed un suo stile stile assolutamente personale e ben definito.
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