 Dopo aver “risvegliato “la fortezza Albornoz, adesso tocca al palazzo del popolo di orvieto. E’qui che sabato sette novembre grazie all’associazione culturale “orvieto lives”il rock è tornato a risuonare.
In seguito al successo ottenuto con la prima edizione, che ha visto Pino Scotto,Paolo Benvegnù e Andrea Braido, l’associazione “orvieto lives “vuole “scaldare “ancora una volta il pubblico con un nuovo festival : Orvieto rock experience.
“Siamo partiti -dice Daniele Montesi direttore artistico del festival-con i Lento di Roma e finiremo il 13 febbraio con Gabriele Bellini. Passiamo da cantautori ,tipo Montelmi e Giorgio canali , a gruppi metal come killing Tuch e Fuz Fuz Machine .Il nostro obiettivo è quello di acconntentare sia la frangia un po' più estrema sia quella cantautorale .”
L’ Orvieto rock experience vuole essere soprattutto un palco per i giovani rocker’s orvietani e un luogo in cui far capire la cultura musicale rock alla cittadinanza non appassionata al genere.
Erano ormai 15 anni che Orvieto non ospita più concerti rock ,così l’associazione “orvieto lives” ha voluto dare voce a questo mondo .”Abbiamo notato -continua Montesi- che i giovani, ossia la fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni, ha proprio la voglia di andare ai concerti .Da qui l’idea di mettere su questo evento”.
D’ora in poi , a potersi esibire sul palco Orvietano non saranno più solo i jazzisti di “Umbria jazz” , ma anche grandi nomi del panorama musicale rock-metal.
Questi saranno affiancati da emergenti locali come: Pedro ximenex,i Petramante, i Times brakers e gli wake up.
I meriti vanno sicuramente all’ organizzazione del festival, che è riuscita a coniugare qualità musicale e scarse risorse a disposizione,così i proventi di ogni concerto vengono reinvestiti su altri.
La chermesse, inoltre ,è stata possibile anche grazie al patrocinio del comune di Orvieto che ha messo a disposizione la sala expo del palazzo del “capitano del popolo”- tempio del jazz e della musica da camera- in maniera completamente gratuita .Ma, come sostiene il direttore artistico stesso, a rendere il festival un vero evento è la vitalità dei numerosissimi amanti del rock.
“La richiesta di musica rock è tanta, infatti, noi abbiamo già ottanta tesserati, e la maggior parte sono giovani,questa è una prova che tutto ciò sta funzionando e che la gente è contenta”.
Il pubblico è soddisfatto anche perché la qualità musicale è alta.
Questa “stagione” vedrà sul palco “dell’orvieto rock experience” il 3 dicembre Moltheni, uno degli artisti più apprezzati nel panorama della musica pop-rock d’autore italiana, la cui data orvietana è stata inserita in un tour che prevede, solo altre dieci grandi città italiane; il 12 dicembre Giorgio Canali & Rossofuoco , arrangiatore e produttore dei” Marlene Kuntz”, nonché componente dello storico gruppo C.S.I. (Consorzio Suonatori Indipendenti),il 9 gennaio i “Fuzz Fuzz Machine” ,il 6 febbraio i “Vision Divine” come prima data italiana dopo il tour mondiale,infine ,chiusura il 13 febbraio con il grande chitarrista e compositore Gabriele Bellini, già pluripremiato dalla critica, che farà assaporare la magia della sua chitarra.
Lucia Emiliani |