Signore e signori buonanotte – omaggio all’omonimo film collettivo del 1976 – è il primo disco del pescarese Alex Bandini (nome d’arte di Alex Secone). Un esordio nel solco del classico cantautorato italiano con lo sguardo però, lucidissimo e fisso sull’oggi, sul nostro tempo, sull’Italia d’inizio millennio. È un album dalla gestazione lunga, nel quale si avvertono le influenze dei punti fermi della canzone d’autore italiana (Battisti, Dalla, De Gregori) ma anche delle più interessanti espressioni autorali contemporanee(Baustelle, Virginiana Miller, Dente).
Undici tracce che spaziano per colori musicali e atmosfere sonore: storie di persone comuni, pezzi di vita collocati in un tempo e in uno spazio preciso (Laura, Lontano, Antonio vecchio pazzo) ma anche canzoni dal respiro più ampio e apparentemente meno definito (Quando l’anarchia verrà, titolo tratto da un capitolo di Sofia veste sempre di nero di Paolo Cognetti, Paese Sera, L’ultima guerra del mondo) che insieme formano una sorta di concept-album sulla società nella quale viviamo.
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