 I vincitori del Pronto Chi Kanta? Live Contest tenutosi il 28 Gennaio 2009 presso L’ Aran Pub di Roma sono la band “ Manolo & Vintage”. Radiostar ha voluto discutere con il gruppo del loro progetto musicale.
Per quale motivo avete deciso di partecipare al Pronto chi Kanta? Live Contest? Ci sembrava una cosa onesta. Il settore musicale è pieno di finti concorsi e manifestazioni succhia soldi. Pronto chi kanta, nonostante la sua semplicità, ci sembrava una cosa chiara e trasparente...e poi, la “sfida” fa sempre un po' gola… Pensavate di potere vincere? Senza presunzione, senza nulla togliere alla bravura degli altri gruppi in gara e con una discreta sicurezza dell'impatto che abbiamo sul pubblico, pensavamo di si! Il vostro progetto musicale parte nel 2003, avevate già composto dei brani o siete partiti come Cover Band? Manolo&Vintage, che con il tempo stiamo trasformando in Vintage Factory, nasce direttamente come progetto di musica originale. Ognuno di noi veniva da varie esperienze musicali, ma in questo caso, l'idea di fare musica originale l'avevo ben chiara e fortunatamente, ho trovato chi condivideva questo mio pensiero. A quale genere musicale ritenete di appartenere? Probabilmente il Blues è quello che più ci identifica, ma non credo si possa parlare solo di Blues. Nei nostri brani e nella nostra musica, ci sono molte sfumature, vicine al Blues quanto alla musica d'autore Italiana. Inoltre il nostro progetto, propone musica nuova come nessun altro gruppo sul mercato fa...chissà che non stiamo inventando un nuovo genere?! Chi scrive i testi delle vostre canzoni? I testi come le musiche li scrivo io, ma mi piace sapere gli altri cosa ne pensano e se necessario, cerchiamo di trovare un qualcosa che “suoni” bene per tutti. Lavorate tutti con la musica o svolgete altre professioni? Io, ho un piccolo impiego come educatore in una scuola professionale, ma lavoro poche ore e non tutti i giorni. Il resto del tempo lo dedico alla musica, sia con alcune lezioni di chitarra e sia con il curare il nostro progetto. Gaetano, il batterista, insegna in alcune scuole di musica e Matteo, il bassista, lavora come ferrotranviere nelle metropolitane di Roma. Che cosa significa per voi fare musica? Per noi fare Musica è prima di tutto Viverla. La Musica non si fa, la Musica si Vive. Se vuoi dare qualche cosa agli altri, qualunque sentimento esso sia, non puoi essere un superficiale, ma al contrario, nella Musica devi metterci te stesso, la tua Vita, il tuo stupore e le tue incazzature... la Musica è Vita!
Quale messaggio volete trasmettere agli ascoltatori tramite i vostri brani? Nelle nostre canzoni si trattano molti argomenti. Quello che vogliamo far capire, se proprio dobbiamo trovare un filo conduttore, è che non bisogna accontentarsi, non bisogna vivere nella mediocrità ma al contrario, bisogna cercare di essere veri, onesti, coraggiosi...fichi di marzo, insoliti e unici. Vi piace sperimentare nelle vostre produzioni? Avete un modello di riferimento? Diciamo che io, sono quello un po' più legato alla tradizione e al Vintage. Matteo e Tano spaziano un po' di più e forse, è proprio questo quello che rende la nostra musica particolare e unica. Un genere musicale come il vostro è apprezzato in Italia? Credo che per il Blues e il Rock n' roll, ci sia sempre spazio, ma come ti dicevo prima, noi apparteniamo a qualcosa di nuovo. Il cantare in Italiano su strutture tipicamente d'oltre oceano è un po' la nostra sfida e ci auguriamo che il nostro paese possa apprezzarci anche per questo. Dalla gente raccogliamo molti consensi...ma ci vorrebbe qualche discografico tra il nostro pubblico! Parlateci del vostro ultimo disco Il nostro disco è un biglietto da Visita. All'interno si possono trovare foto, testi e un video di 25 minuti. La scelta di far uscire un cd+dvd interamente autoprodotto è stata fatta faticosa, ma credo ne sia valsa la pena. In questi giorni stiamo lavorando al nostro nuovo lavoro e possiamo solo anticiparvi che sarà un disco di puro Rock Blues nostrano.
Sante Alagia
|