Tornano “Le Strisce” con il loro terzo album “Hanno paura di guardarci dentro”.  Dopo i primi due album pubblicati con Emi Music, pubblicano quest'ultimo lavoro con l'etichetta indipendente Suonivisioni.Anticipato dal singolo “Nel disagio”, il nuovo lavoro racconta di una generazione la cui forbice, come ha detto ai microfoni di FreeZone Davide Petrella, “rischia di allargarsi sempre di più, ormai la generazione che è a disagio va dai 15 ai 45 anni”.
Le 14 tracce di “Hanno paura di guardarci dentro”, sono storie vere e sentite che “devono essere raccontate”, si parla anche d'amore anche se dalla parte del “cattivo” come in “La sindrome di stoccolma”, “... mi piaceva scrivere d'amore facendo però immedesimare il pubblico questa volta con il personaggio cattivo della storia”, cosi spiega il brano, Davide frontman della formazione e con all'attivo un'ultima collabazione al disco “Logico” di Cesare Cremonini.
Le Strisce sono una band che è partita dal web ai tempi di MySpace, da li si è fatta notare per approdare alle produzioni major : “... oggi è più difficile usare il social, per farsi conoscere il modo migliore per una band è suonare dal vivo, e poi usare i social per veicolare il tutto”, cosi Andrea Pasqualini (chitarre), ricorda i loro esordio sul web.
Atmosfere british pop, influenza dal “sentimento” partenopeo, “... siamo un'altra nazione ed un'altra lingua, e soprattutto nei testi si sente il nostro essere napoletani”, cosi Enrico Pizzuti (chitarre), definisce il sound del loro ultimo disco.
Quello che traspare dall'intero album de “Le strisce” è sicuramente l'identità e la potenza espressiva di ognuna delle 14 tracce.
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