MINIMAL MUSICAL è il disco d’esordio di Margherita Vicario, attrice e cantautrice ventiseienne romana che insieme all’etichetta indipendente FioriRari, capitanata dal musicista e produttore Roberto Angelini, ha dato vita ad un progetto originale e personalissimo. Un "Minimal Musical" cioè un concept album di 9 brani dove la Vicario, senza mai narrare a parole, ma solo attraverso l’uso della voce e la caratterizzazione degli arrangiamenti, ci accompagna nel suo mondo emotivo e musicale. E’ evidente la contaminazione con elementi teatrali e recitati perché Margherita mette in musica dei veri e propri dialoghi, ogni canzone riesce a racchiudere dentro di sé una piccola sceneggiatura.
Registrato tra lo Studio Clivo e lo Studio Verde e missato al GAS Vintage Studio di Roma, questo disco raccoglie l’esperienza di quasi due anni di concerti e di uno spettacolo teatrale.
Ad aprire il disco è la voce suadente di questa amante brilla in DATTI UN MORSO (Lei, L’ex e L’amante), la protagonista viene subito messa alla prova dalla triste visione del suo fidanzato che pomicia sul divano con un’altra. E’ il pezzo più western del disco. ‘Che stronzo. Che idiota io ad amarlo’
Segue IN UFFICIO (Lei, Colleghi di lavoro), quando in amore le cose vanno male ci si può rifugiare freneticamente nel lavoro, ma solo se il lavoro che uno si è scelto è fonte di soddisfazioni e non di frustrazioni, solo se è fonte di stimoli e non di mal di pancia e telefoni sbattuti in faccia. E’ il pezzo più rock del disco. ‘Forse dovresti sorridere, dalla cornetta si sente’
Terzo singolo è FROLLINO (Lei, la Nonna, il gatto Frollino), se le cose vanno male anche al lavoro si dovrebbe poter contare sull’appoggio della famiglia. L’importante è avere un buon rapporto con le vecchie generazioni: hanno tanto da insegnarci, sono vive, sveglie, belle e hanno avuto una vita piena di avventure. E’ il walzer più nostalgico del disco. ‘Vorrei poter ballare ma l’anca mi fa male, dimmi amore’
E poi AL VERNISSAGE (Lei, la Nonna, Mercanti d’arte, Galleristi, amici della Nonna), poi scopri che questi ottuagenari che sembravano così snob e noiosi sanno invece come divertirsi, hanno capito come non sprecare le energie, si divertono, si fanno complimenti non si invidiano si stimano e il tuo pregiudizio viene spazzato via da una sbronza in compagnia. Non c’è niente di più bello che vedere dei vecchi che pogano’.E’ il pezzo col finale più sorprendente del disco. ‘Un circo perenne trainato da mere pulsioni’
IL SIRENETTO (Lei, il Sirenetto e le altre creature marine), se uno è in cerca di una nuova storia d’amore può capitare di sognare incontri sovrannaturali, immersi nel vento con delle creature marine che cercano di convincerti a vivere in fondo al mare con loro. Soprattutto ti può capitare di fare sogni del genere se ti sei appena sbronzato a un vernissage con tua nonna. E’ il pezzo più onirico e ventoso del disco. ‘Siamo lucci e rane, forme strane, io son pesce sto per andare..’
PER UN BACIO (Lei, Lui), quello che sembrava un sogno premonitore prende corpo nella realtà a una cena tra amici. Un nuovo ipotetico pretendente. Forse una nuova storia d’amore. Anche se le paure di invischiarsi di nuovo sono tante, qual è il modo migliore per conoscersi se non provare darsi un bacio. E’ il pezzo più pop del disco. ‘C’è più amore dentro un bacio che in anno nel mio letto’
L’IMPOTENTE (L’impotente e le sue vittime), c’è chi cerca l’approccio in modo discreto, c’è chi lo fa in modo spocchioso, c’è chi è sicuro di se, chi meno. L’impotente è tronfio come un tacchino ma tenero come un bambino. E’ il pezzo più swing del disco. ‘Anche se non l’ho previsto ora vado e la conquisto come un re’
L’IMPAVIDO PETTIROSSO (il Merlo e il Pettirosso), un intermezzo allegorico animalistico dichiaratamente metaforico che gira intorno al concetto di lasciare il proprio nido, di buttarsi, di non aver paura, di crescere e passare oltre. Un siparietto cartoonesco in cui un vecchio merlo provocatore stuzzica un giovane pettirosso di primo pelo. E’ il pezzo più Disney del disco. ‘Tu che sei giovane hai poco coraggio, degno di un bruco letargico a maggio’
L’album si chiude con il brano SE RIESCO PARTO (Lei, Lui), dove, se l’obiettivo della protagonista è fin dall’inizio quello di trovare un compagno con cui condividere le gioie, alla fine si intravedono dei barlumi di vita. Un nuovo amore, con cui forse girare al mondo. Non un inno a lasciare il nostro paese, ma l’incoraggiamento a farsi un giro. E’ il pezzo più ottimista del disco. ‘Vedi è meglio esser liberi e incoscienti che non servili schiavi o succubi dei deficienti’
MINIMAL MUSICAL dal 6 dicembre in tutti i digital store
Appuntamento oggi 2 dicembre all'ANGELO MAI- ROMA ore 22.00 per lo showcase di presentazione
A Seguire :l'11 dic - L'Aquila, "Irish Cafè"; 12 dic - Firenze, "La Cité"; 16 dic - Milano, "Gattò"; 19 dic - Napoli, "The Golden House"; 20 dic - Matera " Areaotto"; 21 dic - Eboli " Buatt"
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