Per un artista morire sul palco è probabilmente il modo migliore di lasciare questo mondo. E' successo a Mango, che durante il suo concerto a Policoro ieri sera , è stato stroncato da un infarto mentre cantava “Oro”. Oro è stato uno dei suoi primi brani a dargli maggiore successo , erano gli anni ottanta, e la sua particolare voce ed il suo modo di cantare avevano già interessato Mogol e la Fonit, con la quale incise anche gli album successivi.
Il sodalizio musicale con Mogol ha segnato un passaggio fondamentale nella carriera di Pino “Giuseppe” Mango. Con il paroliere storico di Lucio Battisti, Mango, ha scritto brani come “Nella mia città”, “Oro”, “Australia”. E' stato sempre legato alle sue origini, non ha mai lasciato la sua terra, la Lucania, ha continuato a vivere nella sua Lagonegro, dove aveva la sua base operativa e da dove partivano i suoi progetti discografici. Ultimo suo lavoro è stato “L'amore è invisibile”, un cd omaggio ad alcune canzoni d'autore della musica italiana, con l'aggiunta di tre inediti.
“A me non piacciono le cover, ma se canto una canzone di un altro artista, mi piace darne la mia versione”, cosi aveva raccontato questo suo ultimo lavoro ai microfoni di Freezone.
Proprio il suo essere originale nel modo di proporre la sua musica lo faceva amare dal suo pubblico, che è rimasto sconvolto dalla sua scomparsa, come si può leggere dai tanti commenti sui social. Noi continueremo ad ascoltare le sue canzoni, la sua voce continuerà a farci compagnia è come scriveva lui stesso “... non moriremo mai, il senso è tutto qui”. Ciao Pino.
Mercoledì 10 dicembre alle 11 i funerali nella Chiesa Madre di Lagonegro.
[video https://www.youtube.com/watch?v=DoZFkQbtIxw]
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