C’era una volta un gruppo alternative indie rock, i No. Non molto distante da lì c’era un altro gruppo, i Braino, un progetto embrionale in lingua italiana, di stampo più classico. Questi due gruppi ebbero durata breve nel panorama musicale, ma così non è stato per alcuni dei loro componenti, che si sono – è proprio il caso di dirlo – sommati, dando vita ai Nobraino. Non è quindi per caso né per presunzione che il loro primo lavoro, uscito nel 2006, sia titolato The best of Nobraino, essendo infatti una sommatoria dei brani migliori delle due formazioni precedenti, riarrangiati reciprocamente sotto una nuova veste.  Da allora ad oggi questi ragazzi emiliani di strada ne hanno fatta, e tanta. E continuano a farne molta, girando l’Italia con le loro serate e ricevendo notevoli riconoscimenti e premi, e prendendo parte ad importanti manifestazioni, al fianco di artisti del calibro di Morgan, Marta Sui Tubi, Roy Paci & Aretuska.
Sempre attivi, sempre in movimento, come si può chiaramente notare visitando la loro pagina su facebook.
Il 14 maggio ha visto la luce il loro terzo lavoro, No Usa! No Uk!
È un album che ad un primo ascolto appare molto rude, grezzo, aspro. Si presenta così, senza fronzoli, senza introduzioni, senza presentazioni, entrando subito nel merito, mostrandosi subito per quello che è. E negli ascolti successivi, il valore di quelle musiche, ma soprattutto di quei testi, viene fuori prepotentemente, addolcendo un tantino, ma non troppo, le crude emozioni che ha impresso in noi la prima volta, restituendoci ora una percezione più profonda di quelli che sono i contenuti.
Variopinti sono i brani di quest’album, come lo sono anche i temi trattati: il primo pezzo a catturare l’attenzione è proprio quello che ha anticipato l’uscita di No Usa! No Uk!, ovvero La giacca di Ernesto. Ritmo scarno e deciso, per una storia fatta di apparenze e illusioni, che ruota attorno a questo indumento, questa giacca, trovata da un uomo mediocre, che magicamente eleva la sua figura, rendendolo agli occhi di tutti un uomo facoltoso. L’abito non fa il monaco, il protagonista di questo brano lo sa bene e si gode le reazioni della gente.
Interessante è anche Bifolco, una dolce melodia per una canzone romantica, ma in stile Nobraino. Testo malinconico ma molto profondo, incorniciato dalle note acute di un pianoforte che rendono il tutto più gentile.
Molto malinconiche sono anche le parole di Troppo romantica, un brano molto triste e riflessivo, che punta tutto sull’asprezza delle immagini e dei sentimenti descritti, mostrando tutta la fragilità ed il senso di colpa di un uomo che, non volendo, illude una donna fortemente innamorata di lui, portandola al triste epilogo di un insano gesto.
Merita una menzione particolare anche Chi me l’ha fatto fare, i mille dubbi di un uomo durante il suo addio al celibato, che riflette sul perché del gesto che all’indomani andrà a compiere. Ma ad un tratto tutti gli interrogativi svaniscono, quando ripensa ai suoi genitori, al loro reciproco amore, al frutto che ne è scaturito ed alla sua donna.
In conclusione, No Usa! No Uk! è un album, anzi un non-album, notevole che, come La giacca di Ernesto, non si mostra immediatamente per quello che realmente è, ma induce a numerosi ascolti prima di poterlo apprezzare appieno. In questo è aiutato dalle musiche mai banali, mai monotone, che fanno di questo terzo lavoro dei Nobraino un’opera da ascoltare assolutamente.
La track-list
Grand Hotel
Narcisisti Misti
La Giacca Di Ernesto
Titti Di Più
Western Bossa
Bifolco
L'onesta Monarchia Di Luigi Filippo Jore
Succhiamiilcuore
Chi Me L'ha Fatto Fare
In Ogni Caserma
Troppo Romantica
La Signora Guardalmar
Ballata Stocastica
Giuseppe Puppo |
