Dopo il successo del Contest organizzato dalla nostra piattaforma è arrivato il momento di conoscere meglio gli artisti che fanno parte della Compilation. Apriamo le danze con gli " Artemista", gruppo elettrorock novarese, intervistati dalla nostra Miriam Piro.
1. Cosa significa per voi fare musica?
Per noi musica è sinonimo di vita e di espressione.
2. Quando avete deciso di creare un gruppo?
Il gruppo nasce nel 2002 dopo che Fabio e Phora restano folgorati dall’ascolto del CD degli Incubus “Make yourself”.Poi negli anni abbiamo raggiunto la forma e la formazione attuale.
3. C’è un genere musicale nel quale ritenete di includervi?
Ora abbondano le etichette, che non amiamo particolarmente. Se vogliamo porci dei paletti possiamo dire che suoniamo rock elettronico.
4. A quali artisti vi ispirate maggiormente?
Abbiamo fortunatamente degli ascolti molto vari che ci permettono di avere una visione aperta della musica. Per fare qualche nome andiamo dai Beatles ai Deftones passando per Sigur Ròs, Massive Attack, Muse e Coldplay.
5. Chi scrive i testi delle vostre canzoni? Quali sono i temi ricorrenti nei vostri brani?
I testi principalmente li scrive Fabio (il cantante) ma ultimamente stiamo cercando di avvicinarci un po’ tutti a questa fase della composizione. Nei nostri pezzi amiamo raccontare le emozioni del quotidiano.
6. Parlateci un po’ del brano che sarà presente nella compilation
Siamo molto legati a “Servi di un sistema”, in primis per il messaggio che vogliamo lanciare. Il pezzo è anche autocritico, quindi non ci vogliamo mettere sul piedistallo. Poi siamo anche molto affezionati al brano perché ci ha permesso questa estate di esibirci sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival tra i vincitori del contest e di vedere sullo stesso foglio il nostro nome con quello di big internazionali come Green Day, 30 Seconds To Mars, Editors.
7. Cosa ne pensate dell’iniziativa Pronto chi Kanta?
È una brillante iniziativa perché in modo scherzoso riesce a coinvolgere anche persone che abitualmente non seguirebbero programmi che riguardano la musica emergente.
8. Pensate che il mercato discografico italiano dia spazio agli artisti emergenti? cos'è che dovrebbe cambiare?
Ormai il mercato è saturo e i gruppi emergenti sono tantissimi, forse troppi, a discapito della qualità. Tuttavia nella nostra esperienza siamo venuti a contatto con realtà indipendenti che avrebbero meritato magari più di altri che ce l’hanno fatta. In generale diciamo che serve anche la fortuna di trovare le persone giuste e di non trovarsi la strada sbarrata dai soliti raccomandati (che come in ogni campo purtroppo sono anche qui) .
9. Pensate che una piattaforma come RadioStar possa aiutare gli artisti ad emergere?
Onestamente può aiutare a farsi notare ma ormai per emergere serve una costanza incredibile e bisogna bussare a tutte le porte, sono finiti gli anni ’60 dove giravano i talent scout… ora sono tutti in televisione!
10. Quali sono i vostri sogni, le vostre ambizioni? Cosa vi spinge a non mollare nonostante le poche possibilità che vengono date agli artisti emergenti?
Il nostro sogno, che coincide con la nostra ambizione, è quello di poter arrivare a più gente possibile. Non molliamo perché ci crediamo.
Miriam Piro |