 A metà tra Londra e Torino, a metà tra Malika Ayane e Marina Rei c’è lei, Monica Postiglione, in arte Monica P la giovane e promettente cantante di cui ci occupiamo oggi. Si presenta a noi con un album che vuole illustrare tutto il suo potenziale, e nelle otto tracce di A volte capita mescola un rock deciso a sonorità più dolci, cantando in italiano e in inglese. Due anime racchiuse in un solo corpo, un dualismo che è il filo sottile che collega tutto questo lavoro.
Il risultato è soddisfacente, se non fosse per la sua breve durata: quando il mio lettore cd si è improvvisamente spento perché il laser aveva terminato la sua corsa, devo ammettere d’esser rimasto con l’amaro in bocca. Ma a parte questa piccola nota a sfavore, il prodotto offerto è davvero pregevole. La si apprezza nei brani in lingua inglese, ma è con i testi nostrani che si può ammirare compiutamente lo spessore di quest’artista.
Partiamo da A volte capita, brano che da il titolo all’album. Una chitarra distorta ed un basso corposo a fargli da contrasto, per descrivere lo stato d’animo di chi si divide tra l’agire e l’attesa. E mentre si aspetta la mossa di quel qualcuno che ci sta di fronte, come comportarsi? È un bel dilemma… Dimmi come fai, a dare a tutto questo un senso. Dimmi come fai, nelle contraddizioni io mi perdo.
Ma forse una soluzione c’è: se resti bambino ti salvi dal rumore dei nostri giorni. Chiudi gli occhi per un istante ed ascolta! Tutto diventa semplice, se lo sai ascoltare. Il mondo è così fragile, quando lo guardi. In pochi ma intensi passaggi Monica ci offre la via, la chiave per sfuggire alla claustrofobia del mondo, rammentandoci che le cose sono più facili, Se sai ascoltare.
Nessuno però sembra ricordarsene… gente folle rincorre veloce, qualcosa che non sa. Perché in fondo siamo tutti così, tutti alla ricerca di un qualcosa che poi si rivela inutile, ma che ci rende schiavi…e allora Monica lo grida al suo interlocutore: prenditi tutto di me, non ho bisogno di niente, solo leccare il mondo con l’anima, sentirlo sulla pelle. Solo in questo modo ci si può liberare di quelle cose inutili, che sembravano innocue, distanti ma che non lo erano affatto.
E concludiamo il nostro viaggio con Brividi, un brano che è un po’ auto-critica e un po’ voglia di cedere alle lusinghe dell’amore e della passione, e descrive efficacemente questo dualismo: non riesco a farmi perdonare questa voglia di lasciarmi ancora andare…non esiste il tempo, non esiste ora.
A volte capita. Ecco come si può riassumere tutto questo album. L’indecisione, l’amore, la paura, le cose utili e quelle dannose, quelle perdute e quelle ritrovate, tutto ciò che fa parte di noi, tutto ciò che ci accade.
Monica P merita sicuramente la vostra attenzione.
Un’ultima postilla: non ho potuto parlarvi dei brani in inglese perché sul libretto non sono presenti e la mia comprensione della lingua non è tale da darmene una visione piena. Vi posso però assicurare che anche questi vi sapranno conquistare, fosse anche solo per la carica che promanano.
Tracklist
1.Prenditi tutto
2.A volte capita
3.Soundtrack to Mary
4.Libera
5.Se sai ascoltare
6.Carry me
7.Brividi
8.Sideways in the reverse
Giuseppe Puppo |