Buongiorno a tutti! Fattorie musicali sta pensando ad una nuova rubrica, dedicata come sempre agli artisti iscritti alla nostra piattaforma. EVENTIEMERGENTI sarà una rubrica mensile, che si occuperà di recensire le migliori performance live dei musicisti iscritti a Radiostar.  Apriamo la nostra rassegna con un musicista abbastanza famoso, Brandon Flowers, frontman del gruppo Rock statunitense " The Killers"; band nota al grande pubblico italiano in particolar modo per il singolo "Human".
Flowers si è esibito presso il " Circolo degli artisti" di Roma, presentando Flamingo, il suo album di esordio da solista.
La location abbastanza ristretta dell’evento ha permesso, prima del concerto, a noi spettatori di scambiare un paio di opinioni sull’album da solista del frontman dei The Killers, opinioni, tra l’altro, quasi tutte simili: non ci sono paragoni con gli album del gruppo, al pubblico dei Killers non convince questa veste un po’ troppo pop e melodica dell’album Flamingo.
Sono su per giù le 22 e dopo i Rewards, Brandon Flowers sale finalmente sul palco: il suo solito sguardo basso, con quell’aria un po’ impacciata che non è proprio da rockstar ma che piace tanto ai fan.
Apre il concerto con una fiacca On the floor, la quale infiamma poco il pubblico che sembra svegliasi solo quando, prima del secondo pezzo, accenna in italiano un “Buonasera, vi amo!!!” per poi attaccare con Crossfire, primo singolo estratto dall’album Flamingo. È da questo momento in poi che il concerto ha inizio, gli spettatori cominciano ad animarsi e lo stesso cantante sembra meno imbarazzato, comincia a saltare, a dimenarsi e ad incitare il pubblico tenendo a tratti il tempo con le mani. Si legge nei suoi occhi l’orgoglio per il suo progetto da solista e anche la folla sembra quasi ricredersi: il live regala quel qualcosa in più che manca all’album.
Canzone dopo canzone Brandon Flowers ci porta nella sua favolosa Las Vegas, per poi stupirci con la cover del brano Bette Davis Eyes, canzone scritta nel 1974 da Donna Weiss e Jackie DeShannon, portata al successo con un ritmo pop rock nel 1981 da Kim Carnes (tra l’altro utilizzata in una delle scene finali del film nostrano “La solitudine dei numeri primi”).
Molto amate dal pubblico Jilted Lovers & Broken Hearts, Was It Something I Said? e Only The Young, secondo singolo dell’album, durante la quale il cantante improvvisa una sorta di coreografia presente anche nel videoclip: le ragazzine in prima fila si infervorano.
Solo due i brani dei The killers eseguiti durante il concerto: Lousing touch, prima traccia dell’album Day and age, arrangiata in modo tale da richiamare un po’ tutte le altre traccie di Flamingo, e When you were young, eseguita in modo acustico alla fine dello show; da qui la riflessione: il pubblico ama Brandon Flowers, la sua voce, il suo sharm, il suo modo quasi impacciato di stare sul palco, ma ama ancora di più i The Killers, il loro modo di fare musica e soprattutto la loro energia.
Miriam Piro |