Buongiorno a tutti! Anno nuovo rubrica nuova! E' on-line il primo articolo della rubrica EVENTIEMERGENTI.  EVENTIEMERGENTI è una rubrica mensile, nata con lo scopo di conoscere la musica emergente attraverso le esibizioni live degli artisti iscritti alla nostra piattaforma.
La rubrica è curata dall' inviata RadiostarTV Miriam Piro.
L'articolo di apertura è dedicato ad un compositore molto famoso, in Italia e nel mondo. Ludovico Einaudi.
Lasciamoci trasportare dalle sue note, ed immaginiamoci seduti ad ascoltare la sua esibizione al teatro bellini di Napoli.
Buon ascolto ;-)
Sante Alagia
14/01/2010 il teatro Bellini si riempie velocemente, tutti attendono con trepidazione l’ ingresso sul palco del maestro Ludovico Einaudi. Alle 9 e pochi minuti eccolo lì, con un cenno saluta il pubblico e si accomoda al piano. Già dalle prime note la folla è ammaliata, tutti si lasciano trasportare ammutoliti dalle note che sembrano quasi accarezzare dolcemente lo spettatore, portandolo in un’altra dimensione dove non esiste più né tempo né spazio né fisicità, esiste solo quel susseguirsi di note e melodie. Il maestro Einaudi dopo poche canzoni si ferma, prende il microfono e comincia a spiegare al suo pubblico il modo in cui sono nati questi brani, quasi a voler svelare il mistero che si cela dietro la sua musica strumentale. Ci parla a lungo del suo ultimo album “Nightbook” uscito il 20/09/2009. "E' un disco dedicato al tema della notte e dell’oscurità” - dice l’artista - “la prima ispirazione mi arrivò da un concerto che dovevo tenere all’HangarBicocca a Milano, vecchio sito industriale, oggi divenuto spazio per la promozione e divulgazione dell'arte contemporanea. Mi ritrovai in questo enorme spazio dove era presente la monumentale opera di Anselm Kiefer “I Sette Palazzi Celesti”. Era come trovarsi in una strana cattedrale del futuro! Provando in questo contesto, mi accorsi che dei miei vecchi brani, nessuno si adattava all’occasione e al contesto, così cominciai a riflettere e sperimentare nuovi brani, decidendo di improvvisare l’intero concerto seguendo questo concetto di notte, di oscurità". Così nacque questo nuovo progetto, tra l’altro molto autobiografico poiché si ispira, tra le altre cose, ad una foto che immortalava la casa in campagna del piccolo Einaudi, un’ abitazione di notte dove si scorgono solo delle piccole finestre con le luci accese, tutto intorno, solo i contorni degli alberi illuminati dalla luna.
Di tutt’altra ispirazione sono, invece, le musiche di “Divenire”, forse quasi l'opposto dell'ultimo album. Tutto nasce tra le montagne delle Dolomiti, quando il maestro si trovò lì in occasione del festival ‘ I suoni delle dolomiti’. In quella circostanza gli vennero in mente le opere di un noto pittore italiano, Giovanni Segantini, nato proprio in quei luoghi. All'Expò di Parigi si possono ammirare i suoi quadri, racchiusi in un ambiente circolare, all'interno del quale si potevano ascoltare e sentire i suoni e addirittura i profumi della natura. Da qui scatta il desiderio di intrappolare, attraverso le note, le immagini di questa natura immensa e sconfinata. Così, in tutti i brani, è presente una base musicale sulla quale si inseriscono le note del piano, proprio come sul fondo di una tela si evincono le varie figure che si distinguono dallo sfondo.
La musica di Ludovico Einaudi è proprio questo: è come trovarsi dinanzi ad una paesaggio immenso di fronte al quale ogni persona si sente finita e insignificante, non si può fare altro che rimanere esterrefatti, senza parole. L’ascoltatore può solo immergersi in questa musica e sentirsi parte di qualcosa di immenso, inspiegabile e sicuramente vicino alla perfezione.
Miriam Piro |