Diego Seminario alias DIE esce con il suo debut album dal titolo "Niente di Speciale" un'autoproduzione che fa leva sul valore letterario dei testi e su un'identità sonora precisa, messa al servizio delle canzoni. 8 i brani contenuti in "Niente di Speciale", supportati da una scrittura matura e dai contenuti forti, a partire dal brano che dà il titolo all'album, in cui il trapasso ("presto morirò, lo so, niente di speciale"), da ironica presa di consapevolezza, si fa punto di osservazione per "capire, almeno, se ha senso che ho amato", intento costruttivo dall'Aldilà ("Cercherò, ovviamente, di dare anche una mano"), accettazione ("meglio così di chi resta vivo per niente"). Tema trattato con rara e delicata leggerezza ("qui, almeno, giusto mi chiedevo: si dorme?").
A dar vita a questo primo importante progetto di DIE , hanno collaborato Max Comincini (batteria), Orazio Nicoletti al basso;Giovanni Rovati (chitarre); Titti Castrini (pianoforte, fisarmonica e voci); Stefano Zeni al violino e Daniela Savoldi al violoncello in "Voglio annoiarmi con te" - un altro dei brani di spicco dell'intero lavoro, atipica "constatazione" d'amore - e Giancarlo Zucchi al pianoforte nella title-track. La voce di Daniele Gozzetti (e quella del chitarrista Paolo Cavagnini) nella traccia conclusiva ("Quarto potere", dura tanto nel suono quanto nella denuncia del "Truman Show" mediatico).
Die non tralascia nulla nella proposta musicale di un lavoro che ha anche in "Le relazioni pericolose” (brano a presa rapida) e in "Ubuntu" (una sorta di modernissimo "old") altri due momenti di nota: la ricerca del suono, e quella del "nuovo", viaggiano di pari passo al messaggio della canzone, con l'impegno sociale che fa bella mostra di sé, senza che il risultato finale sia per questo elitario o selettivo. La copertina del cd è un quadro di Simone Scalfi.
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