“Io sono quello che penso, scrivo e canto”, cosi ai microfoni di FreeZone Magazine Raf sintetizza il suo ultimo lavoro. “Chi mi conosce bene sa quali sono tutte le mie sfaccettature, che non possono essere racchiuse solo in alcune delle mie canzoni”. “Sono io” è composto da 11 tracce tra cui la cover di “Rose Rosse”, uno dei brani più noti di Giancarlo Bigazzi, “Bigazzi mi ha insegnato le regole per scrivere bene una canzone, regole che bisogna conoscere ma anche sapere poi ignorare e forzare usando l'istinto”, cosi Raf ricorda e rende omaggio ad uno dei grandi autori della musica italiana, che con lui ha firmato “Cosa resterà degli anni 80”, tra i brani più amati di Raf.
“Sono io” è stato prodotto dallo stesso Raf negli Stadi Uniti, “... vivere per circa un anno lontano dall'Italia, mi ha fatto scoprire che gli americani vedano ancora un alone di bellezza attorno a tutto quello che è italiano e questo certo, visto le ultime cose che sono successe qui da noi, non me l'aspettavo”.
Tra amore ed impegno sociali i brani di “Sono io” sono un identikit del lavoro di Raf.
“... penso che se Bob Dylan fosse nato all'epoca dei talent show forse non avrebbe avuto nessuna change”, questa la considerazione di Raf sui talent dedicati alla musica.
Il tour di “Sono io” è partito già da Aprile, prima dell'uscita del nuovo cd, e vedrà Raf impegnato anche la prossima estate.
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