Dopo la notizia arrivata qualche giorno fa dal cantante Ivano Fossati, che mette fine alla sua carriera musicale, noi di Freezone lo abbiamo incontrato per la presentazione di “Decadancing”, il suo ultimo cd, e della sua autobiografia “Tutto questo futuro”.  Ci ha dichiarato che non abbandona la musica, ma il mestiere, la discografia, il meccanismo album-promozione-tour perché non vuole assolutamente continuare a ripetersi, a fare tour e cd all’ infinito.Essere artista, insomma, solo finchè si ha qualcosa da dire, e lasciare il mondo della discografia prima di rischiare di diventare una copia di se stessi: una lezione che molti altri artisti e molte band dovrebbero imparare. Nel frattempo i fan ascolteranno con piacere "Decadancing", la sua ultima opera musicale. Ivano Fossati ha scelto proprio questo titolo perché è un disco contemporaneamente molto classico, che segna un addio di quelli che il cantautore è bravissimo a raccontare, ma anche un disco di forti contrasti.
Musicalmente, “Decadancing” è un disco “lineare”, ma profondo: fatto di suoni semplici eppure ricercati, di canzoni che cercano la strada più semplice per portare il messaggio, ma non per questo cadono nella banalità, sia che usino tempi sostenuti (“La sconosciuta”, “La normalità”), sia che scelgano la forma della ballata (la bellissima e tristissima “Settembre”, storia della fine di un amore). E poi c’è l’interpretazione, quel modo di porgere parole che è solo di Fossati, e che forse è la cosa che ci mancherà di più, e che torneremo a cercare in dischi come questo. Un modo che rende uniche storie già forti come “La normalità”, “Un natale borghese”, “Laura e l’avvenire”.
Oltre all’ultimo cd , “Decadancing” appunto, uscirà anche il libro autobiografico, ed ampiamente fotografico, curato dal giornalista Renato Tortarolo, “Tutto questo futuro”. Nel libro c’è tutta la vita del cantautore che, grazie alla passione per la musica, è cresciuto come musicista, ma soprattutto come uomo.
Silvia Pallaro
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