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BIO
La Traffic Lights Orchestra nasce alle 22,30 il 24 maggio 2008.
I componenti verranno chiamati Luca, Marco, Marcuzzo, Mattia e Piero.
Il concepimento è avvenuto, ovviamente, nove mesi prima, sul set del profetico film auto prodotto “Traffic Lights Storyâ€, un noir grottesco a ...
BIO
La Traffic Lights Orchestra nasce alle 22,30 il 24 maggio 2008.
I componenti verranno chiamati Luca, Marco, Marcuzzo, Mattia e Piero.
Il concepimento è avvenuto, ovviamente, nove mesi prima, sul set del profetico film auto prodotto “Traffic Lights Storyâ€, un noir grottesco a cui hanno partecipato anche come attori.
La colonna sonora del film dovrà essere il loro primo lavoro.
Ed è proprio da qui che nasce la musica della Traffic Lights Orchestra.
Gli strumenti sono molti e variegati: flicorno, pianoforte, campane, cerchioni d'auto, chitarre, organo, tamburi, cisterne, armonica, padelle, rubinetti e voci sparse in diverse lingue (Inglese, Italiano, Latino, Francese, Occitano).
Un orchestra da solaio che inizia ad esibirsi tra Piemonte e Liguria, per poi approdare anche in Francia e a Londra.
Nel 2009 il loro primo EP omonimo ed il primo premio al concorso per band emergenti “Saluzzo Underground†organizzato dal Circolo Ratatoj di Saluzzo.
Nel 2010, poco prima del lavoro in studio, si aggiudicano il concorso “Suoni Emergentiâ€.
Nel 2011 si fanno notare alle fasi finali del concorso nazionale Italia Wave.
All'attivo live con Calibro 35, Pan del Diavolo, Movie Star Junkies e Tre Allegri Ragazzi Morti.
Nell'estate del 2011 esce il loro primo album “Verde Yellow Rougeâ€.
Il film, ancora in attesa della colonna sonora, riposa sulla scrivania.
VERDE YELLOW ROUGE
Un disco registrato dal chitarrista tra la notte di Halloween ed il giorno dei morti nel 2010. Fuori pioveva.
Un disco democratico, le cui 11 tracce sono state scelte non dalla band, ma dagli amici che hanno seguito la Traffic Lights Orchestra nei primi tre anni di concerti.
Si parte con Two Times, ballata blues gospel sulle riflessioni di un suicida.
Come se la pioggia portasse ispirazione, tra la pioggia e l'autunno, ricordi noise ed una sigaretta che non finisce mai.
Devil, liberamente ispirato al “Vangelo secondo Gesù†di Saramago, cori tra il sacro ed il profano e tamburi lontani.
Le tue scarpe, storia di un soldato imprigionato nella Storia, quella triste della guerra nei Balcani, consapevole che prima di entrare nella morte ci si toglie le scarpe, per lasciare fuori dalla tomba i passi camminati male in posti sbagliati e finalmente dormire.
Argalà , una canzone sul ritmo di una lingua quasi dimenticata che ci racconta di quanto si possa star bene seduti sul ramo di un albero a guardare l'estate o chiacchierando con un amico ubriachi nella tiepida luce di una vecchia cantina.
Cigarettte, il canto d'amore di un investigatore privato che ha buttato la vita nel cercar di capire le vite degli altri.
Gazza ladra, macabra danza per un'avida assassina, tra vetri rotti e morti derubati.
Last season, ballata leggera su un mondo che sembra cadere a pezzi.
Italy dogs, a Rosarno il 7 gennaio 2010 c'è una rivolta degli immigrati, un gruppo espone un cartello “Italy dogs valued more then blacksâ€, e questa è la loro canzone.
First coffee, rock pop per un buon risveglio.
L'ultima traccia Le dictateur è una piccola sinfonia in tre parti in memoria di quelli che l'11 settembre 1973 conobbero Pinochet, un dittatore muore solo, annegato tra suoi rimorsi e al popolo non resta che festeggiare.
Con la Traffic Lights Orchestra, ovviamente.